12 aprile 2006

gestione pubblica dell'acqua

Ho letto le dichiarazioni del presidente dell'Amias Spa in sede di assemblea annuale dei soci, concernenti tra l'altro il ruolo della societa' Gestione Acqua Spa (di cui fanno parte Amias, Asmt ed Acos) cui l'ATO 6 ha affidato la gestione del servizio idrico integrato della Provincia per i prossimi diciotto anni.

Su questo tema personalmente condivido le posizioni dei movimenti per l'acqua.
Per spiegarmi riporto alcuni brani dal resoconto pubblicato nel numero di aprile 2006 del mensile "Mani tese" sul primo Forum dei Movimenti per l'Acqua tenutosi a Firenze dal 10 al 12 marzo.

"Oggi, l'ordinamento italiano consente tre modalita' di affidamento dei servizi pubblici locali:
la gestione interamente pubblica (definita in house providing),
la gestione mista (con capitale sia privato che pubblico)
la gestione interamente privata.

In quel settore dei servizi pubblici locali che e' la gestione del Servizio Idrico Integrato, pero', bisognerebbe fare maggiore attenzione ...
L'acqua e' un bene essenziale e non puo' che essere un bene comune. Da gestire tutti insieme, in modo democratico e partecipato, e soprattutto parsimonioso ed equo.

Appare cosi' chiaro che non si puo' delegare un'attivita' cosi' ... vitale, a dei soggetti completamente o anche parzialmente privati, che potrebbero avere invece finalita' poco collettive e molto individuali (la massimizzazione del profitto ...)

... se e' vero che tutti i comitati italiani sono concordi nel dire che l'acqua deve essere gestita in house, il dibattito del Forum ha riguardato la forma societaria ottimale, non accettando di principio che questa debba essere quella di una Societa' per Azioni (S.p.A.) disciplinata dal codice civile. Anche quando le S.p.A. pur essendo dei soggetti di diritto privato, sono a capitale interamente pubblico

... Il modello in house e' stato scelto da una ventina di Ambiti territoriali (in totale, 91) in tutta Italia
[anche nella nostra Provincia - ndr]

... I movimenti chiedono la definizione di un nuovo modello di gestione pubblica dell'acqua, al fine di tirarla fuori dalla logica del profitto
... una ipotesi e' l'esclusione del servizio idrico dall'ambito dei servizi di interesse generale economico, cosi' definiti dal diritto comunitario ... e il riconoscimento dello stesso come servizio non economico ovvero pubblico (leggi di questo tipo sono state approvate in Olanda e in Belgio).
Oppure, la costituzione di Societa' Patrimoniali totalmente pubbliche a livello regionale, con un ruolo di indirizzo pubblico della gestione delle reti e i bacini idrici (lo statuto ad hoc di una S.p.A. pubblica)".


Nel Forum si sono anche svolti seminari su temi strettamente collegati a quello sopra richiamato, come il "Governo partecipato dell'acqua: ruolo dei lavoratori e dei cittadini, delle rappresentanze elettive e sociali". Tutti i materiali sono scaricabili dal sito del forum.

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