Il mensile democristiano "Il Dialogo" (cui collaboravano esponenti politici locali, approdati a una pluralita' di lidi ma tuttora sulla breccia) riportava nel 1983 un articolo in cui si dava conto della stesura del Prgi nella sua prima versione.
E' interessante, credo, confrontare gli "obiettivi programmatici" approvati 25 anni fa con quelli enunciati di recente in occasione dell'avvio della quarta variante.
Trascrivo rispettando l'ordine nel quale sono esposti i diversi obiettivi.
1982:
a) tutela del territorio
b) recupero dei centri abitati con ammodernamento finalizzato al riuso degli edifici sia per i residenti sia per gli immigrati
c) modesto sviluppo, su idonee aree, di nuovi insediamenti
d) possibilita' di rinnovo e di ammodernamento funzionale degli insediamenti produttivi (artigianato, allevamenti industriali)
e) riordino dei servizi sociali
f) reperimento e vincolo degli spazi necessari per soddisfare gli standard di legge
g) verifica dei servizi primari (fognatura, depurazione, acquedotto, elettrificazione e viabilita')
h) istituzione di vincoli paesistici, idrologici, geologici, colturali
2007:
- creazione nuove aree edificabili di completamento
- aggiornamento delle previsioni insediative in funzione dei processi di attuazione PEC avviati e dei caratteri delle domande di intervento
- adeguamento al P.A.I. Piano per l'Assetto Idrogeologico
- adeguamento all'apparato normativo delle norme di legge nel frattempo emanate
- orientamento dell'attivita' di governo del territorio
- rilancio e sostegno delle funzioni commerciali, residenziali, turistiche e artigianali
- attuazione delle previsioni contenute nei piani sovraordinati
- localizzazione delle nuove zone di espansione in modo razionale rispetto alle infrastrutture esistenti e di previsione
- valutazione ambientale di piani e programmi (VAS)
- garanzia a tutti dell'accesso alle dotazioni di servizi dislocate e da dislocare sul territorio
- salvaguardia dell'ambiente naturale, culturale e dei paesaggi valorizzando nel contempo le risorse umane, naturali e culturali
- sviluppo in modo equilibrato delle opportunita' insediative
1 commento:
Trascrivo, dopo averlo moderato, il commento che CdG ha lasciato sul post"obiettivi generali" - Giuseppe Raggi
"complimenti per il post, ottima l'idea di confrontare un programma di oltre 20 anni fa con l'ultimo. Si potrebbe notare che il programma del 1983 era molto più chiaro e fattibile di quello del 2007, al di la dei contenuti.
io non sono un maniaco del mantenimento e della preservazione ad ogni costo, ma penso che per distruggere e costruire sia necessario avere una logica, un'idea. Invece il nuovo programma contiene interventi tra di loro contrastanti e , soprattutto, marziani, nel senso che sono stati predisposti probabilmente da qualche marziano non a conoscenza
della situazione locale, non da un abitante delle nostre valli. Come si può spiegare altrimenti la volontà di ACCELLERARE LO SVILUPPO EDILIZIO DI NUOVE COSTRUZIONI a fronte di centri abitati disabitati e di una domanda di abitazioni latente.
(omissis)
Postato da CdG in
Per la nostra valle alle 7:20 PM
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