Per il prossimo giovedi' 10 settembre é convocata la conferenza dei sindaci della nostra comunità montana. Dovrà discutere della fusione con la comunità montana della val Borbera, ma anche della variante al Piano regolatore intercomunale. In questa procedura è prevista una fase di valutazione ambientale che, nominalmente, e' definita "partecipata", e che dovrebbe essere articolata in una serie di "forum".
In concreto, per quel che è dato sapere, il processo partecipativo non è andato oltre la presentazione pubblica alla presenza dei soliti addetti ai lavori.
Nessuno spazio era stato concesso alla partecipazione quando è stato elaborato il documento programmatico ovvero quando sono state definite le linee di fondo delle scelte urbanistiche, e anche le successive discussioni si tengono in conferenza dei sindaci, le cui sedute non sono pubbliche, in nome del dogma secondo cui gli eletti sono autosufficienti e rispondono ai loro elettori di quello che hanno fatto solo ogni cinque anni, quando si vota.
Attribuendo sempre maggiori competenze ad organi che non tengono sedute pubbliche, agli elettori è concretamente sottratta la possibilità di esaminare come queste decisioni si formino. A meno di consultare in modo maniacale albi pretori quasi inaccessibili, perfino la conoscenza concreta dei testi delle decisioni è impossibile.
Resterebbero la stampa e gli organi di informazione in generale, per poter provare a capire, ma non basta e spesso anche i giornalisti hanno altre priorità e si limitano a passare comunicati senza alcun vaglio critico.
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