10 febbraio 2013

memoria

Qualche commento su quanto ho ascoltato a Vignole:

1) in questi mesi sui giornali e in riunioni ristrette si è discusso del futuro amministrativo delle valli, ma quella di venerdi' sera e' stata la prima occasione in cui il confronto e' stato aperto al pubblico. Avevo inviato a settembre una lettera aperta a tutti i sindaci chiedendo trasparenza e partecipazione, l'unico su trenta che mi rispose fu il sindaco di Carrega, che insieme al sindaco di Vignole ha indetto il confronto pubblico, sia pure fuori tempo massimo (se e' vero che entro dieci giorni i consigli comunali dovranno comunque pronunciarsi) 

2)  certo, ci aspetta un salto nel buio, ma non ho ascoltato alcuna autocritica rispetto al passato, i debiti delle gestione della vecchia comunita' montana sono il frutto di scelte pressoche' plebiscitarie di questo stesso ceto di politici locali che invoca una nuova partenza, e ci invita a lasciarci alle spalle quello che è stato

3) sono sotto gli occhi di tutti i risultati degli investimenti pubblici in progetti realizzati con scarso o nullo coinvolgimento dei cittadini: impianti mai completati o precocemente abbandonati, costi esorbitanti, ingenti contributi (che siano regionali, statali o europei, si tratta sempre dell'impiego del denaro di tutti) a fronte di benefici assai opinabili o modesti. Perciò fanno cadere le braccia affermazioni come quella del sindaco di Vignole, sui 200 cittadini che avrebbero bloccato lo sviluppo opponendosi all'eolico industriale

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