19 giugno 2006

val Borbera - fonti rinnovabili ed eolico sperimentale

Su Il Secolo XIX di ieri ho letto il resoconto di un convegno promosso a Vignole Borbera dalla Comunita’ Montana Borbera sulle risorse ambientali e fonti di energia rinnovabili.

Bisognera’ ragionarci. Per ora trascrivo l’articolo.

Sono appena cessate le polemiche dopo la presentazione e il ritiro da parte di Enel del progetto sul parco per lo sfruttamento del vento a Cabella Ligure, che una nuova proposta arriva dall'assessore all'Ambiente della Comunita’ montana Val Borbera e Spinti, Guidobono Cavalchini, il quale vorrebbe portare sul monte Giarolo o sull'Ebro il primo progetto pilota mondiale di Kite Wind Generator.
Un impianto di produzione di energia eolica allo studio da parte di un pool di aziende ed enti di ricerca tra cui il Politecnico di Torino, la Aem di Torino e il Centro Studi Industriali, che si basa sullo sfruttamento del vento in quota con una struttura "a vele". « Sperimentare in valle un progetto pilota - dice Cavalchini - significherebbe portare qui anche il laboratorio di ricerca con gli studiosi che stanno lavorando al sistema».


L'idea e’ stata lanciata ad un convegno a Vignole Borbera sulle risorse ambientali e fonti di energia rinnovabili. C'era anche l'assessore Provinciale alla Pianificazione Territoriale Gianfranco Comaschi che, sull'argomento, non si e' espresso.

In fatto di energie rinnovabili, per la Val Borbera. il piano Energetico e quello Paesaggistico, in fase di definizione, sembrano voler puntare piuttosto su energia idroelettrica, biomasse ed energia solare.

Lo sviluppo di centrali a biomasse sembra raccogliere maggiori consensi a livello di amministratori locali. Dall'analisi delterritorio effettuata per la stesura del Piano Paesaggistico emerge che il 62% dell'intera superficie della Valle e’ ricoperta da boschi. «Lo sfruttamento delle biomasse porta anche al recupero di un patrimonio boschivo oggi abbandonato» sostengono due degli autori, Alberto Mallarino a Mariano Santaniello.

Lo sviluppo sostenibile della Val Borbera, stando alle indicazioni del Piano, deve passare attraverso lo sfruttamento "discreto" delle risorse naturali e paesaggistiche, delle fonti energetiche «nell'ottica del raggiungimento di un'autonomia che possa far ottenere una sorta di bollino verde», di un «turismo dolce e non invasivo», dei prodotti tipici e l'artigianato. Il passo successivo potrebbe essere - questo l'appello lanciato dal presidente della Comunita’ Caviglia e raccolto dalla Provincia - «la nascita di una societa’ a capitale misto per la gestione delle risorse direttamente sul territorio».
Irene Navaro

scheda
Si chiama Kite Wind Generator ed e’ un generatore di energia eolica ad alta quota. Secondo Guidobono Cavalchini, assessore all'ambiente dedella Comunita' Montana Val Borbera e Valle Spinti, «sul monte Giarolo o sul monte Ebro starebbero benissimo E lo dice pensando anche all'impatto visivo. Il progetto e’ ancora in fase di studio e porta la firma di un pool di aziende private de settore della ricerca e dell'innovazione, insieme al Politecnico di Torino. Il "KiteGen" e' tra i progetti selezionati dal Fondo Innovazione Tecnologica del Ministero per lo Sviluppo economico e ammesso ad un finanziamento a fondo perduto pari al 40% del costo. Che pero', al momento, resta top secret. Per produrre energia il "KiteGen" sfrutta il principio degli aquiloni: una serie di "vele" o "aquiloni" ancorati a terra da funi. Una grande "giostra" costituita da una struttura di supporto centrale di altezza opportuna per sorreggere i bracci tramite una tensostruttura. La "giostra" verrebbe messa in rotazione grazie al vento che trascina in quota gli aquiloni posizionati sui bracci stessi. L'asse rotante fa entrare cosi' in funzione gli alternatori che produrrebbero energia. «Cento megawatt da una sola unita' - dice l'assessore - L'impianto verrebbe posizionato in quota, tra i 700 e gli 800 metri sul livello del mare, dove il vento e' piu' costante». I.N.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La questione dell'impatto visivo non ? da trascurare ma ? ora di fare qualcosa in grado di rilanciare l'economia nelle nostre valli; comunque le enrgie alternative prenderanno sempre pi? piede e considerando che l'impatto visivo puo essere inizialmente fastidioso, lo ? sicuramente meno dell'aria inquinata che si respira.
Se ci fossero nuovi sviluppi non mancare di pubblicarli, l'argomento ? molto interessante.
Saluti
Valerio