18 aprile 2007

progetti sull'idroelettrico


Piu' di un anno fa, sostenendo che occorresse un piano di bacino globale e condiviso per il Curone (e lo sostengo ancora), scrivevo

Per l’idroelettrico sono sostenibili piccole centraline lungo i canali irrigui, turbine che non richiedono cioe’ interventi di modificazione dei corsi d'acqua. La costruzione a questo solo scopo di sbarramenti fluviali, tubazioni di trasporto dell'acqua, centrali di trasformazione, comporterebbe costi sproporzionati rispetto alla produzione, oltre al depauperamento delle portate idriche.

Da diverse fonti, arriva ora la notizia di progetti sull'idroelettrico, uno dei quali, relativo al Curone, predisposto dalla stessa societa' che ha presentato tempo fa il progetto di una centralina sul Bormida.
In attesa di saperne di piu' rispetto a quanto si apprende dalla stampa e dalla rete, questo episodio mi convince di nuovo della necessita' di una pianificazione partecipata e su vasta scala di tutti gli interventi sull'intero bacino, anziche' procedere all'esame di ogni intervento come se fosse "isolato".

La Stampa di oggi scrive

Voglia di energia “pulita” nelle valli. La Noviconsult di Novi ha redatto progetti per due piccole centrali idroelettriche in Val Curone e in Val Borbera.Un impianto e’ previsto lungo il Curone, a Ponte del Molino, nel territorio di Fabbrica Curone, in grado di fornire energia elettrica a circa 4400 persone. Se la Provincia dara’ l’ok, il progetto potrebbe essere acquistato dalla Comunita’ montana o dal Comune di Fabbrica o anche da un provato, per produrre energia a costi molto competitivi e con risparmi per gli abitanti della Valle.
E’ un impianto a basso impatto ambientale che produrrebbe energia pulita e godrebbe di finanziamenti statali o regionali con un incasso di circa 860 mila euro all’anno per chi lo gestisce. Il progetto depositato in Provincia, per un costo di circa 4 milioni di euro, prevede l’uso delle acque di un’ansa del Curone, nei pressi di Lunassi.
Verrebbe prelevato circa il 45 % delle acque, garantendo, anche in periodo di siccita’, il minimo vitale per la sopravvivenza del torrente. Il quantitativo d’acqua verrebbe convogliato in tubature sotterranee che scenderebbero a valle seguendo il percorso del torrente per circa 4 chilometri per passare nelle turbine e tornare nel letto del Curone. Il punto di arrivo e’ previsto in localita’ Ponte del Molino, sempre nel Comune di Fabbrica. Qui, in un piccolo capannone, verrebbe realizzata la centralina idroelettrica che sfruttando la forza motrice dell’acqua produrrebbe circa 4400 chilowatt all’anno [ndr - molto probabile che l'autore dell'articolo si sia confuso ed abbia citato il dato riferito alla potenza e non quello relativo alla produzione annua] e sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di tutta la Valle.
E’ di 2200 kw di potenza e 10 milioni di kw all’anno di energia elettrica la centralina che riguarda i Comuni di Cabella e Rocchetta, in Val Borbera .
Ridotto l’impatto ambientale e garantito il deflusso minimo vitale del torrente, secondo l’azienda, l’impianto produrrebbe energia elettrica da vendere per circa 5000 famiglie.
Nessun commento arriva dal Comune di Cabella, mentre da Rocchetta informano che “al momento non esiste alcun progetto, delibera di giunta o di Consiglio ne’ preliminare circa la notizia in questione, che rappresenta un’iniziativa privata della ditta richiedente, senza l’avallo dell’amministrazione”

Su novionline si leggeva ieri

Potrebbe sorgere lungo il corso del torrente Borbera, tra gli abitati di Cabella Ligure e Rocchetta Ligure una piccola centrale idroelettrica. Un progetto in questa direzione e' stato infatti presentato dalla società Prodena Srl, che ha depositato nei giorni scorsi, presso i competenti uffici della Provincia di Alessandria, la documentazione necessaria per la verifica di compatibilita' ambientale dell'impianto. La documentazione in oggetto potra' essere visionata dal pubblico presso l'ufficio di deposito della Provincia, al terzo piano dell'edificio di via Galimberti 2 ad Alessandria. La consultazione pubblica durera' 30 giorni, a partire da oggi.
L'intero procedimento di verifica della compatibilita' ambientale, affidato al Dipartimento Ambiente
Territorio e Infrastrutture della Provincia di Alessandria, dovra' concludersi entro 60 giorni. Un analogo progetto di centralina idroelettrica, predisposto da una diversa societa', è stato presentato per la valutazione di compatibilita' ambientale e riguarda il torrente Curone, nel territorio del comune di Fabbrica Curone.


Su "La Provincia Pavese" leggiamo anche una dichiarazione "istituzionale"
"E' un progetto utile e interessante - ha detto il presidente della Comunita' Montana Vincenzo Caprile - che avremmo voluto realizzare noi, perche e' anche reminerativo, ma la Noviconsult ci ha preceduto".
dichiarazione che non trova pero' conferma ne' smentita su "Sette Giorni a Tortona" di sabato 21 aprile, dove, a pagina 17, si legge:
"Il comune di questa iniziativa si e' dichiarato completamente all'oscuro e l'iniziativa non e' nemmeno legata alla realizzazione di centraline proposte dall'Amias. Sara' bene quindi che in questi 30 giorni si possa analizzare il progetto e comprendere chi, in quanto si tratta di privati, voglia realizzare questa centrale, la sua portata, e la posizione che assumera' l'amministrazione comunale e quella della Comunita'."

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