23 aprile 2008

contratto di fiume

I giornali locali hanno pubblicato la notizia secondo cui, sotto l’egida della Provincia di Alessandria dovrebbe essere stipulato un “Contratto di Fiume” relativo ai torrenti Scrivia, Curone e Borbera, aggiungendo che “a breve (“Il Piccolo” parla del prossimo 28 aprile) verra' indetta una riunione a Tortona con i sindaci ed i consorzi idrici di queste zone”.

Sempre su “Il Piccolo” leggiamo il commento di Maurizio Stringa, presidente del consorzio di Secondo grado: «Riteniamo che questo programma oltre a valorizzare le risorse idriche, con la realizzazione di soluzioni tecniche eliminera' automaticamente tutte le diatribe relative alle competenze territoriali».

Se davvero l'iniziativa avesse questo principale scopo (tradotto in prosa: limitarsi a discutere tra enti pubblici e consorzi per decidere come accumulare e come dividersi l'acqua per l'irrigazione), ne risulterebbe mortificato lo spirito con cui la normativa regionale ha recentemente introdotto questo istituto, connesso al famoso Piano di Tutela delle Acque di cui ho a lungo scritto su questo blog.

L'articolo10Strumenti di attuazione del Piano”, recita:

sono promosse modalita' di gestione integrata a livello di bacino e sottobacino idrografico, che perseguano la tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico. In tal caso gli strumenti di programmazione negoziata sono denominati contratto di fiume o contratto di lago.”.

Ma bisogna rammentare a tutti che, all'articolo 1, sotto la rubrica “Finalita' del Piano”, si legge:

tutte le istituzioni competenti in materia improntano il loro operato ai principi di reciproca leale collaborazione e di partecipazione effettiva dei cittadini sin dalla fase di elaborazione delle azioni attuative del Piano di tutela delle acque, in modo da garantire trasparenza al processo decisionale, rafforzando consapevolezza e sostegno dei cittadini sulle decisioni relative”.

Si noti che la norma parla di “cittadininon di “gruppi di interesse” (“stakeholders” all'inglese).

La “partecipazione effettiva dei cittadini” deve essere garantita anche nel processo di elaborazione del “Contratto di Fiume” .

Il piglio decisionista con il quale sembra si voglia affrontare la questione relativa ai nostri torrenti e' un pessimo segnale.


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