Correva l'anno 1969.
La benzina costava 150 lire al litro. Da alcuni anni usciva nelle edicole il settimanale tortonese “Sette Giorni”. Il 4 gennaio, in prima pagina, i suoi lettori (tra i quali anch'io, che allora andavo in bicicletta) trovavano il titolo “La Camera di Commercio genovese pensa al terzo valico”. L'articolo si riferiva all'ipotesi di un'autostrada che seguisse il tracciato Val Bisagno - Casella - Crocefieschi – S.Sebastiano Curone, snodo da cui sarebbero partiti un ramo verso Volpedo e un altro verso Varzi.
Correva l'anno 1988.
La benzina costava 1.480 lire al litro. Il settimanale tortonese “Sette Giorni” si ostinava ad uscire nelle edicole. Chi scrive si ostinava a leggerlo (e andava a lavorare con la 127). Sul numero editato il 16 gennaio, a pagina 9, la notizia: “La Salt vuole realizzare l'autostrada del terzo valico”. Un'ipotesi di tracciato e' raffigurata nella mappa distribuita come imperdibile gadget elettorale del partito del garofano, che allora scaldava i cuori di molti nostri amministratori.
Corre l'anno 2008.
La benzina costa 1,54 euro al litro, ossia 2.980 lire al litro. “Sette Giorni” e' ancora li', io (che continuo a guidare la macchina) lo leggo, ma leggo anche “La Stampa”, che oggi titola “Ci vuole l'autostrada di valle”.
Trascrivo il testo.
La Stampa Alessandria 26 06 2008 pagina 67
GINO FORTUNATO
NOVI LIGURE
«Riproponiamo il progetto della Salt, la Societa' autostrade ligure - toscana. e' l'unico in grado di risolvere il problema della tangenziale serravallese, quello dei ripetuti inquinamenti dello Scrivia e nello stesso tempo offrirebbe una risposta concreta contro la desertificazione dei paesi, ad esempio dell'alta Val Borbera».
La proposta viene rilanciata dall'ex sindaco di Cabella Gianni Piazzale, noto assicuratore novese. Il tracciato della Salt prevede l'innesto della A7 nella zona tra il Basso Pieve a Novi e lo stabilimento Kme (ex Europa Metalli) di Serravalle. Il progetto prevede l'aggiramento dei ponti sullo Scrivia con minime curvature e gallerie, per correre in direzione Borghetto, attraversare il territorio di Rocchetta Ligure e Roccaforte (svincolo della Val Borbera) e scendere in Liguria all'altezza di Montoggio (svincolo della Valle Scrivia), Monte Candelozzo, Bargagli (con una galleria), Colle Caprile, fino a innestarsi nuovamente nell'autostrada, a meta' strada circa tra Sestri Levante e Moneglia.
«Le curve sono quasi inesistenti - spiega Piazzale - e si arriverebbe in sicurezza sulla A12.
Un tracciato molto utile soprattutto per chi viaggia verso sud. Il collegamento tra l'alta Val Borbera e la valle di Torriglia e' un aspetto molto importante per il territorio ligure e del Basso Piemonte. Sarebbe pertanto opportuno che tutti i sindaci dei territori attraversati tornassero a riunirsi come alcuni anni fa quando fu presentato questo progetto che ricevette approvazioni incontrastate. Inspiegabilmente, o quasi, fu messo nel cassetto delle buone intenzioni, perche' forse prevalse la volonta' di Genova di costruire una propria tangenziale. Oggi invece dovrebbe tornare in auge piu' di prima, sulla base di quanto accaduto recentemente su uno dei ponti maggiormente a rischio della A7. La mia non vuole certamente essere una polemica con l'intenzione dell'amministrazione di Serravalle di realizzare un nuovo tracciato, ma mi sembra che questo, che fa capo al gruppo Gavio, sia maggiormente fattibile e andrebbe incontro alle necessita' del paese per quanto concerne la deviazione del traffico pesante e lo snellimento della viabilita'».
Secondo le intenzioni di Gianni Piazzale, novese originario della Val Borbera, solo con la realizzazione di questo tratto autostradale di una quarantina di chilometri, si impedirebbe la desertificazione dei paesi valligiani. «Da oltre 11 mila abitanti - prosegue – in Val Borbera la popolazione e' scesa a circa 2 mila. E continuera' a calare, come pure in molte zone della Valle Scrivia e della Val Sturla, perche' non si ripopolano i territori proponendo artigianato o strutture ludiche. Occorre mettere la gente nelle condizioni di viaggiare in sicurezza e tranquillita', altrimenti di questi luoghi ci si dimentica. Per esempio quest'autostrada consentirebbe di arrivare a Genova in meno di mezz'ora, senza dover andare al casello di Vignole. Inoltre il tratto attuale della A7 fungerebbe da circonvallazione naturale per Serravalle, senza dover spendere gli 80 milioni di euro previsti per la costruzione di una nuova».
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