22 ottobre 2009

vento, atlanti e frane


Da ultimo lo studio paesaggistico del professor Cavalchini ed altri e la Relazione programmatica sulle energie della Regione, lo scorso anno lo Studio di fattibilità presentato dalle nostre Comunità montane: tutti questi elaborati fanno riferimento all' “Atlante Eolico Italiano” predisposto dal Cesi.

Non vengono invece menzionate, mentre meriterebbero almeno altrettanta attenzione, due tavole di atlante (questa e questa) riferite anche al sito in cui si vuole collocare il mega impianto eolico industriale.

Le due tavole sono incluse nell' “Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici” predisposto dall' Autorità' di bacino del fiume Po, ed evidenziano le aree di frana attiva e di frana quiescente presenti sul territorio.

Sovrapponendo alle tavole del rischi idrogeologici le mappe dell'impianto in progetto (come sono riportate sia nello Studio di fattibilità sia nello Studio paesaggistico) risulta (l'esempio in questa mia elaborazione)
che l'impianto dovrebbe sorgere tra molte frane quiescenti e diverse frane attive (la linea verde indica i crinali su cui dovrebbero essere collocati i piloni, le aree riempite con tratteggio scuro le frane attive, e quelle riempite con tratteggio chiaro le frane quiescenti).

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