03 novembre 2009

eolico e piano paesaggistico regionale

Martedì 27 ottobre il consiglio provinciale ha deliberato il proprio parere favorevole con osservazioni al Piano paesaggistico regionale.

Il giornale alessandrino "Il Piccolo" segnala "grave preoccupazione" da parte dell'assessore Breglia, su uno specifico aspetto, spiegando che "il nodo riguarda la contraddizione fra le attuali norme di salvaguardia del territorio e la possibilità di sviluppare possibili fonti alternative di energia (per esempio, l’eolico, ma non solo). Se tutela dell’ambiente deve essere, che lo sia a 360 gradi, dice Palazzo Ghilini. Delibera alla fine approvata con il voto di tutti i gruppi".

Nel merito, il Piano Paesaggistico si occupa dell'eolico soprattutto all'articolo 13 delle norme di piano.

Sotto la rubrica "prescrizioni nelle aree di montagna", si prevede infatti:
...b) gli interventi per la produzione e la distribuzione dell'energia, compresi i piccoli impianti idroelettrici e i campi eolici ... devono essere coerenti con la programmazione settoriale di livello provinciale e regionale, ove vigente, o con gli indirizzi approvati dalla Giunta regionale; la progettazione di tali interventi dovrà garantire il rispetto dei fattori caratterizzanti la componente montagna quali crinali e vette di elevato valore scenico e panoramico, nonchè l'assenza di interferenze rischiose o comunque negative
c) Nelle aree di montagna sono vietati interventi di nuova edificazione o di sistemazione del terreno ricadenti in un intorno di 50 m. per lato dai sistemi di vette e crinali montani e pedemontani individuati nella tavola P4 , fatti salvi gli interventi strettamente necessari per la difesa del suolo e la protezione civile.

Per completare il quadro, ecco quanto si poteva leggere nello stesso periodo sul settimanale "Il Novese":

"La normativa ambientale più recente – spiega il sindaco di Cabella Manlio Garibaldi - vieta di installare torri per sfruttamento del vento direttamente sulle vette ma impone la loro localizzazione a una distanza di 50 metri dal crinale su uno dei due versanti, tortonese o valborberino" ...
L’assessore regionale all’energia Andrea Bairati ha assicurato il suo impegno per cercare di eliminare il vincolo dei 50 metri, considerando il progetto Curone-Borbera strategico per la stessa Regione, con un iter accelerato e la possibilità di ottenere i fondi finora non arrivati.
La speranza degli amministratori locali è che la Regione elimini il vincolo entro marzo, mese in cui si terranno le elezioni regionali.

Tralasciando tutta una serie di altre considerazioni, una sola domanda: in base a quale logica l'ente regionale da un lato prevede una regola chiara e dall'altro, a quanto sembra, dichiara di voler smentire se stesso ?

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