16 gennaio 2010

lasciateci lavorare

Ieri a Cantalupo Ligure si è svolta la prima seduta del consiglio della nuova comunità montana.

I 29 (su 30) consiglieri presenti hanno preso atto dell'esito delle elezioni (su lista unica per un unico candidato presidente, va rammentato) ed hanno ascoltato le comunicazioni del presidente stesso circa l'attribuzione delle deleghe ai quattro assessori che egli si è scelto, circa la predisposizione dello statuto del nuovo ente e circa la volontà della giunta di istituire un "Ufficio di sviluppo locale" che si occuperà tra l'altro di organizzare degli "Stati generali".

Tanto sul pacchetto di deleghe conferito a ciascun assessore quanto sulla bozza di statuto la giunta ha riferito di aver seguito le indicazioni fornite dall'Uncem (la "confindustria" delle comunità montane).

Il lavoro sullo statuto sarà portato avanti da una "commissione" composta da alcuni consiglieri ed alcuni sindaci (al pubblico non è stato dato modo di capire come siano stati designati gli uni e gli altri, se dalla giunta motu proprio o in altro modo) commissione che si riunirà mercoledì prossimo.
Eventuali osservazioni sulla bozza di statuto dovranno essere inviate dai consiglieri alla giunta, che le sottoporrà poi alla commissione di cui sopra, la quale commissione formulerà un testo che la giunta sottoporrà al consiglio, entro metà febbraio

Il testo non sarà emendabile dal consiglio (sic !).

Un consigliere ha contestato, in generale, il metodo di lavoro, lo stile "lasciateci lavorare" adottato dalla giunta, approccio che, secondo un altro consigliere, nei fatti esclude quella partecipazione, già scarsa, senza la quale il nuovo ente sarà svuotato di senso.

Commento del sottoscritto: considerazioni sacrosante, ma immaginava qualcosa di diverso chi si é seduto ad un tavolo apparecchiato nei modi che ho ricordato sopra, con gli incarichi decisi dai potentati locali usando il bilancino del farmacista ?
Neppure sono una novità l'insofferenza e il fastidio che chi governa non riesce a trattenere ogni volta che venga formulata una domanda che non sia solo di routine.

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