05 aprile 2010

lettera aperta

Inviata oggi agli indirizzi di posta elettronica dei 30 comuni che compongono il nuovo Ente montano:

Premesso:
- che il sottoscritto Giuseppe Raggi, unitamente ad altri cittadini tramite i rispettivi Comuni di cui sono espressione ha a suo tempo chiesto a tutti i consiglieri della nuova Comunità Montana di porre ai voti una mozione per inserire nello Statuto del nuovo Ente il riconoscimento dell'acqua come bene comune e del servizio idrico integrato come servizio privo di rilevanza economica, onde consentirne la gestione pubblica;
- che, con voto unanime, nella seduta dello scorso 19 febbraio 2010 il consiglio dell'Ente montano ha impegnato la giunta a inserire nello Statuto del nuovo Ente il riconoscimento del servizio idrico come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l'accesso all'acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini;
- che inopinatamente ed inspiegabilmente la bozza di Statuto approvata dalla Conferenza dei sindaci che sarà posta in votazione al prossimo Consiglio del 12 aprile 2010 non contiene alcuna menzione di quanto sopra;


chiede

che, in ottemperanza all'impegno assunto con l'approvazione del sopra richiamato ordine del giorno i consiglieri inseriscano all'articolo 2 "Finalità" , dopo la frase la Comunità
"attua gli interventi speciali per la montagna finalizzati ad ovviare agli svantaggi naturali insiti nei territori, montani, in modo da assicurare la permanenza e “pari opportunità” alle popolazioni residenti dal punto di vista ambientale, civile, economico e sociale"
una ulteriore enunciazione così formulata:

" nel rispetto dei principi Costituzionali, impegna la propria azione nel riconoscere che l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale, che il servizio idrico è un servizio privo di rilevanza economica e che la sua gestione deve essere lasciata in capo alle comunità locali".

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