07 giugno 2010

acqua pubblica, un esempio di successo nella nostra provincia


Un motivo in più per sottoscrivere i tre referendum (anche presso la sede della Comunità montana, dove i moduli sono a disposizione per chi intende aderire - speravo in un po' di pubblicità anche sul sito dell'Ente montano, ma visto che finora la notizia di questa possibilità non ha trovato spazio comincio a segnalarla io ).

Da Il Secolo XIX di oggi, un articolo di Bruno Mattana


Utile da record per i “comuni riuniti” che controllano cinque acquedotti. Il sindaco di Belforte: «Risultati che premiano l’autonomia di gestione»
«Per noi la sfida per l'autonomia dell'acqua non è un optional. Perseguiamo questo obiettivo da sempre. Altre amministrazioni comunali fanno richiesta per un percorso comune con noi. I risultati ci danno ragione». Non ha dubbi il sindaco di Belforte, Franco Ravera, nel presentare il resoconto di amministrazione 2009 della società pubblica "Comuni Riuniti" che attualmente gestisce gli acquedotti di Belforte in primo luogo, Lerma, Fresonara a cui si sono aggiunti recentemente anche Bosio e Casaleggio Boiro. Soddisfatto per i dati che testimoniano l’ottimo risultato raggiunto. Per il 2009 l'utile ammonta 251.000 euro, relativamente ai soli tre comuni di Belforte, Fresonara, Lerma perchè gli altri due (Bosio e Casaleggio) inizieranno a fare testo con il 2010. E c'è anche un avanzo di gestione non eccessivo (ma significativo) perchè tutto l'utile viene investito in lavori e miglioramenti funzionali. La gestione, infatti, è pubblica e nulla va in tasca del privato come invece sembrano essere ora gli orientamenti governativi sui quali è in corso una "rivolta" nazionale. «Il nostro è un modo per ribadire - aggiunge Franco Ravera - che l'acqua è un bene di tutti e, a parte la qualità, non deve essere un mezzo o sistema per "ingrassare" il privato a danno del cittadino-utente». In margine ai risultati fin qui ottenuti, da sottolineare la battaglia condotta inizialmente da Belforte, Lerma e Fresonara per una scelta di autonomia e di continuità di gestione comunale pubblica. Con le nuove leggi ed indirizzi il rischio era di perderla. Con la costituzione della Comuni Riuniti (la società che si cura della gestione pubblica dell'acqua) tale rischio era stato alla fine scongiurato. Ora ci sono anche i primi riscontri: intanto la tariffa media con cui si paga l'acqua è di 1 euro e 7 centesimi a metri cubo. Ed è acqua di qualità, in gran parte di sorgente

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