21 maggio 2010

bergamaschi anche per l'eolico ?

La notizia é su "La Stampa" di oggi: il nuovo ente montano delle nostre valli assieme alla comunità montana dell'oltrepò pavese e ad alcuni comuni (Cabella, Fabbrica, Albera, Montacuto, Cantalupo, Carrega, Roccaforte, Mongiardino, Brallo di Pregola, Santa Margherita Staffora, Menconico) ha costituito una "cabina di regia" (e dagli, con i nomi roboanti), ed ha deciso di assegnare (non si capisce con quali criteri di scelta, con quali costi e con quali fondi) alla società lombarda Equipe Group (che salvo errore dovrebbe essere bergamasca come la concessionaria del campo golf) "la realizzazione di uno studio di prefattibilità del parco proposto dalla Comunità Montana negli anni scorsi [ma lo studio commissionato e pagato a Tecnogaia allora cos'era ?], analizzando la forza del vento per valutare se l'installazione delle torri eoliche sia conveniente o meno".

Così si sarebbe espresso il sindaco di Cabella.

Nell'articolo si precisa che la firma dell'accordo è "prevista a breve" e che alla società saranno assegnati sei mesi di tempo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

beh, allora chiuderà l'albergo di capanne di cosola...perchè pagare per andare in un luogo deturpato?

Giuseppe Raggi ha detto...

La questione è più complessa. In base alla normativa attuale, poichè il crinale tra il Chiappo e l'Ebro è "Zona di Protezione Speciale", quel settore montano non può ospitare impianti eolici industriali.
Formalmente a ridosso della ZPS per questi impianti non esiste vincolo analogo, e la vicinanza alla ZPS impone solo la necessità di una "valutazione di incidenza" dell'iniziativa. Restano i tanti altri motivi per cui il nostro appennino non sarebbe adatto progettidi eolico industriale della taglia e dell'estensione di cui si è parlato finora.

Anonimo ha detto...

grazie per la spiegazione
allora dove le vorrebbero mettere?
anche io credo che il nostro appennino non sia adatto all'eolico

Giuseppe Raggi ha detto...

Bella domanda.

Sulla colonna sinistra del blog ho trascritto il link allo "Studio paesaggistico" redatto dal prof. Cavalchini.
Aprendo il documento, a pagina 3 in basso si può vedere una cartina che l'autore riferisce di aver desunto dallo "Studio" commissionato a Tecnogaia. Lavorando con lo zoom potrà verificare, secondo quel progetto, la collocazione delle 50 mega torri.
Interessante era sovrapporre qullea mappa con la mappa delle frane, che ho pubblicato in un altro post, che si trova a questo link

http://perlanostravalle.blogspot.com/2009/10/vento-atlanti-e-frane.html

Ora il nuovo studio, ad ampio raggio, visto il numero dei comuni coinvolti. Occorrerebbe trasparenza e non arroganza.