21 ottobre 2010

chi vuol esser milionario

Riporto l'intero articolo uscito oggi su La Stampa siglato G.C.

Depositato il progetto del parco eolico sull Appennino - E'subito polemica - La Comunità montana accusa: quella società ci ha scavalcati

Equipe Group di Bergamo deposita il suo progetto di parco eolico tra Val Borbera e Val Curone in Provincia e scoppia subito la polemica da parte della Comunità montana Terre del Giarolo secondo la quale il proponente avrebbe scavalcato gli amministratori locali.

Il progetto parla di 42 torri (invece delle 44 del passato) da installare sui pascoli del crinale dei monti Ebro, Chiappo e Giarolo per una potenza complessiva di 151,2 Mw nei comuni di Albera, Cantalupo, Cabella, Montacuto e Fabbrica Curone. Previsto un traliccio elettrico interrato di 20
km fino a Vignole e strade per creare il cantiere e trasportare le torri dal fondovalle.
Nel progetto si parla del 6,5% dei ricavi dalla vendita dell'energia elettrica agli enti locali.

Comuni, cittadini e associazioni hanno 60 giorni per presentare le osservazioni.
In caso di
parere favorevole, sono previsti un monitoraggio sui volatili in zona e un anno per la costruzione.
In Comunità montana si dicono però sorpresi: "Equipe Group era stata incaricata da noi di studiare il vento sui crinali e ora ha depositato il suo progetto ad Alessandria scavalcandoci completamente. E' un errore non aver coinvolto il territorio e gli amministratori. Oltretutto, ci sono ancora cinque società che hanno presentato proposte. Tra queste, Gieffe 1 di Torino, che ha proposto il 9% di introiti per gli enti locali al quale si aggiungono un milione a fondo perduto da subito e un altro milione ogni anno come compensazione prima di avviare I'impianto".


Nel Piano paesaggistico regionale, finora solo adottato dal Consiglio regionale ma in vigore in regime di salvaguardia, è prevista una fascia inedificabile di 50 metri dalle vette entro la quale non si può costruire per tutelare I'habitat Gli enti locali hanno chiesto di togliere questo vincolo. g.c.

Il 21 maggio scorso avevo riportato sul blog, commentandolo, un precedente articolo circa la decisione della comunità
" di assegnare (non si capisce con quali criteri di scelta, con quali costi e con quali fondi) alla società lombarda Equipe Group (che salvo errore dovrebbe essere bergamasca come la concessionaria del campo golf) la realizzazione di uno studio di prefattibilità del parco proposto dalla Comunità Montana negli anni scorsi

I miei interrogativi non furono ripresi da nessuno ma, alla luce di quello che leggiamo, hanno ancora più senso oggi
Sarebbe necessario chiarire
1 - se l'accordo per il quale nell'articolo si diceva "la firma è prevista a breve" sia mai stato stilato
2 - se l'accordo è stato formalizzato, si dovrebbero spiegare oltre che i criteri di scelta che hanno portato all'incarico alla società esterna ed i relativi costi, anche quale fosse il mandato conferito dall'ente montano e se fossero o meno previsti diritti di esclusiva a favore dell'ente pubblico committente.

Le spiegazioni al perchè, dopo l'annuncio di un accordo, si tema ora di rimanere come l'Aretino Pietro, probabilmente non verranno.

Significativo comunque che il commento dei nostri amministratori sia tutto mirato all'aspetto economico, con la solita logica per cui, come insegnavano Gava e De Mita in Campania negli anni 80 , il nocciolo dell'azione politica è procurare finanziamenti e distribuirli. Il resto è solo contorno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ZECCHINI D' ORO
Dagli stessi autori di "Quarantaquattro pale in fila per sei col resto di due" prossimamente "Uomini che odiano le (proprie) montagne".