24 ottobre 2010

la versione dei bergamaschi

Alcune risposte alle domande che aveva riepilogato nel precedente post le fornisce l'articolo uscito oggi su "La Stampa", che trascrivo.

Chi é che non la conta giusta ? E i cittadini dovrebbero continuare ad accontentarsi delle veline passate ai giornali amici ?

Da La Stampa Alessandria – domenica 24 ottobre 2010 – pagina 61

"Sull'eolico abbiamo informato tutti gli enti"


La ditta che ha depositato il progetto del parco replica alla Comunità montana

Ancora polemica sul progetto di parco eolico depositato in Provincia dalla Equipe Group di Bergamo: 42 torri, nei Comuni di Cabella, Albera, Fabbrica, Cantalupo e Montacuto.
La Comunità montana Terre del Giarolo avevano biasimato la società, che avrebbe “scavalcato l'ente e il territorio”. “Siamo sorpresi - dicono da Bergamo -: il progetto è stato depositato dopo oltre due anni di incontri con gli enti locali. Il 28 maggio è stato inoltre sottoscritto un protocollo d'intesa: noi dovevamo svolgere gli studi di fattibilità e la Comunità montana, anche a nome dei Comuni, doveva fornire collaborazione e assistenza. Abbiamo già discusse e concordate le linee guida tecniche ed economiche del progetto con gli enti. Il completamento degli studi di fattibilità è stato comunicato il 27 agosto a tutti, confermando la volontà di proseguire e avviare le procedure”.
La Equipe Group ricorda inoltre che il 15 settembre a Cantalupo, presenti tutti gli enti interessati, “abbiamo presentato il progetto di massima e la proposta di convenzione”.
La società bergamasca sostiene di aver informato sindaci e Comunità del deposito e della disponibilità a sottoscrivere le convenzioni.

Intanto, sui notevoli introiti che potrebbero arrivare al territorio da questo e da altri progetti di eolico, diverse le visioni: la Val Curone e gli amministratori della Comunità sono più orientati a distribuire i fondi alle famiglie (con sconti in bolletta, per esempio), mentre i Comuni sono di tutt'altro avviso, come spiega il sindaco di Cabella, Manlio Garibaldi: “Saranno i Consigli comunali a decidere come utilizzare i soldi. Con la Comunità montana si potrà condividerne una parte per essere utilizzati per i servizi associati per tutti i comuni”. I sindaci in linea di massima vorrebbero utilizzare i fondi per opere pubbliche e altri interventi.
g.c.

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