20 maggio 2012

somiglianze tra la val di Taro e la val Curone

La val di Taro non e' poi cosi' lontana dalla val Curone: da Varzi attraverso il Penice si scende in val Trebbia, da Bobbio e Marsaglia prendendo il Mercatello si sbuca a Ferriere in val Nure, proseguendo per lo Zovallo si finisce a Bedonia in val Ceno e di li' in meno di venti chilometri si arriva a Borgo val di Taro.

Anche il comune di Borgo val di Taro e' interessato da una richiesta di installazione di un impianto, pardon, parco, eolico, quello del Santa Donna (originariamente 3 pale da 3,4 Mw, ora probabilmente 9).

Il progetto suscita discussioni: su internet e' interessante leggere ad esempio i resoconti e i commenti sul blog "esvaso.it" (primo link, secondo link, terzo link)

Dai commenti a quest'ultima discussione un paio di citazioni, che fanno riflettere sulle somiglianze con quanto scrivo da anni su questo blog


La prima (intervento # 20) : La legge e' sempre quella: TRASPARENZA


Se si e' trasparenti ... non si ha paura di parlare alla gente, di chiederne i pareri. 
Persiste nelle amministrazioni questo vezzo di condurre le trattative come se fossero affari privati, di pochi. Invece sono pubbliche e pertanto andrebbero condivise fin dall'inizio. 
Perche' non lo fanno? Io credo 
principalmente perche' non sono capaci di comunicare
e spesso perche' non sono sicuri di quello che fanno.
Infine perche' hanno paura nella loro ignoranza d'essere ostacolati e cosi' preparano la zuppa e la mettono in tavolo solo quando non c'e' altro da mangiare.


La seconda (intervento # 42) : Questo infelice progetto si inserisce in una lunga serie di progetti presentati in valle in cui i comuni ingredienti principali sono:


1) Un urgente finanziamento pubblico da cogliere in pochi mesi
 

2) La conseguente necessita' di una approvazione rapida del progetto (ad occhi chiusi)
 

3) La fantomatica promessa della realizzazione di posti di lavoro (che solitamente anche con le piu' rosee aspettative in realta' si può quantificare in un paio di lavoratori locali)
 

4) E infine appunto un pericolosissimo sottinteso: siamo alla canna del gas e se provassimo a dare via il... crinale?

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