Da:La Stampa Alessandria mercoledì 27 agosto 2008 pagina 53
Giampiero Carbone- San Sebastiano Curone
Enel torna alla carica per l'eolico tra Val Curone e Val Borbera. Lo fa con il protocollo d'intesa sottoscritto a fine luglio con la Regione.
Un documento firmato dalla presidente Mercedes Bresso e dall'amministratore delegato della società Fulvio Conti, che prevede lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili idroelettriche, eoliche e fotovoltaiche.
I 150 Megawatt di potenza da ottenere con lo sfruttamento del vento, con una serie di parchi eolici tutti sull'Appennino Ligure Piemontese.
Solo tre anni fa Enel aveva rinunciato a costruire alcune decine di torri sui monti Giarolo, Ebro e Chiappo a causa dell'opposizione delle amministrazioni locali, fra le quali solo Cabella Ligure era a favore.
Giustificata la retromarcia per questioni di ordine tecnico, ora la società, in base all'accordo con la Regione, ci riprova. «Siamo stati i primi a lanciare il progetto tra le due valli alessandrine - dicono all'Enel. Lo studio proposto è ancora valido [ ndr - ??? ]. Vista l'opposizione delle Comunità Montane e dei Comuni, abbiamo deciso di rivolgerci ad un'istituzione superiore come la Regione per portare avanti la nostra proposta. Ovviamente, al momento, ufficialmente i siti per la realizzazione dei parchi eolici non sono ancora stati individuati, un'operazione che avverrà attraverso una commissione tecnica Regione-Enel, ma il nostro interesse per il crinale che avevamo individuato rimane ».
Il problema è che sulla stessa area dal 2007 le comunità montane Valli Curone Grue Ossona e Valli Borbera e Spinti hanno lanciato una loro proposta di parco eolico, già compresa nel Piano Integrato Territoriale (Pit) della Regione, che ha già passato la fase operativa e che attende l'ok definitivo proprio dall'amministrazione regionale entro il 30 settembre. i Consigli delle due comunità montane a luglio hanno approvato l'accordo di programma sul progetto, che interessa i comuni di Albera, Cabella e Cantalupo in Val Borbera, Fabbrica Curone e Montacuto in Val Curone, gli stessi del progetto Enel. Previste 44 torri, alte da 76 a 120 metri, per una potenza complessiva di 120 Mw, lungo la dorsale dal Giarolo al Monte Chiappo per poi proseguire verso Nord verso il monte Rotondo e il monte Garave, oltre a una diramazione dal monte Cosfrone al monte Roncasso.
Gli amministratori delle due Comunità montane parlano di « comportamento contradditorio da parte della Regione, che da una parte porta avanti il Pit e dall'altra fa accordi con Enel ». E' stato chiesto un incontro urgente con gli amministratori regionali. « Nessun sito è stato ancora individuato - interviene l'assessore all'Ambiente, Nicola De Ruggero. Saranno ascoltate le ammistrazioni locali, cercando la massima coesione con il territorio ».
Dal sito della Regione Piemonte
Il documento - sottoscritto il 25 luglio a Torino dalla presidente Mercedes Bresso e dall’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Fulvio Conti, presente l’assessore regionale all’Energia, Andrea Bairati - prevede di installare una decina di impianti eolici sui crinali montuosi a cavallo fra Piemonte e Liguria, i soli in grado di garantire venti costanti, e una ventina di impianti fotovoltaici sull’intero territorio. L'obiettivo è arrivare ad ottenere una potenza installata di 150 megawatts per l’eolico e 120 per il fotovoltaico e di utilizzare le risorse idriche per uso, potabile, irriguo ed energetico. Nei prossimi giorni inizierà un tavolo di lavoro congiunto per l’individuazione dei siti e la messa a punto del progetto. Questa fase durerà un anno, poi partiranno i lavori.
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