La Stampa Alessandria di oggi 9 agosto 2008 - rubrica delle lettere a pagina 64
Eolico nelle valli : "Dico sempre no"
Se é vero che anche il Sindaco di Fabbrica Curone ha partecipato all'accordo di programma tra le Comunità Montane Valli Curone Grue e Ossona e Valli Borbera e Spinti, di cui viene data nota dagli organi di stampa, in ordine alla realizzazione del Parco eolico sui nostri monti, vorrà dire che avrà sicuramente considerato che sarà un punto clou sul quale si decideranno le prossime elezioni amministrative locali.
Spero anche che in tutti gli altri comuni interessati , ad opera dei cittadini contrari - non all'eolico tout-court, ma alla scelta della localizzazione - venga richiesto di aprire un confronto con gli amministratori, i quali dovranno dichiarare apertamente e previamente la propria posizione.
Ho già avuto modo di dire che non mi fido né dei dati supposti, più o meno segreti, più o meno «intriganti» in ordine alla quantità/qualità del vento, né sono convinto delle argomentazioni circa i benefici socio-economici derivanti da queste politiche destinate a sfociare, secondo i propugnatori, in uno «sviluppo locale sostenibile che concili rispetto del territorio con occupazione locale».
Mi sembra, anzi, la favoletta di Cappuccetto Rosso.
Sul quotidiano La Stampa del 27 luglio, pagina 8, Sandra Riccio scrive un articolo sul parco eolico di Pontedera. Tra l'altro si può leggere: «Le torri eoliche si stanno diffondendo in tutta Italia. Il business dell'energia pulita rende ma in certi casi è contestato per l'impatto paesaggistico e le modifiche al microclima». Quello che esattamente penso anch'io.
LUIGINO TOSI - ALESSANDRIA
Condivido in pieno
Eolico nelle valli : "Dico sempre no"
Se é vero che anche il Sindaco di Fabbrica Curone ha partecipato all'accordo di programma tra le Comunità Montane Valli Curone Grue e Ossona e Valli Borbera e Spinti, di cui viene data nota dagli organi di stampa, in ordine alla realizzazione del Parco eolico sui nostri monti, vorrà dire che avrà sicuramente considerato che sarà un punto clou sul quale si decideranno le prossime elezioni amministrative locali.
Spero anche che in tutti gli altri comuni interessati , ad opera dei cittadini contrari - non all'eolico tout-court, ma alla scelta della localizzazione - venga richiesto di aprire un confronto con gli amministratori, i quali dovranno dichiarare apertamente e previamente la propria posizione.
Ho già avuto modo di dire che non mi fido né dei dati supposti, più o meno segreti, più o meno «intriganti» in ordine alla quantità/qualità del vento, né sono convinto delle argomentazioni circa i benefici socio-economici derivanti da queste politiche destinate a sfociare, secondo i propugnatori, in uno «sviluppo locale sostenibile che concili rispetto del territorio con occupazione locale».
Mi sembra, anzi, la favoletta di Cappuccetto Rosso.
Sul quotidiano La Stampa del 27 luglio, pagina 8, Sandra Riccio scrive un articolo sul parco eolico di Pontedera. Tra l'altro si può leggere: «Le torri eoliche si stanno diffondendo in tutta Italia. Il business dell'energia pulita rende ma in certi casi è contestato per l'impatto paesaggistico e le modifiche al microclima». Quello che esattamente penso anch'io.
LUIGINO TOSI - ALESSANDRIA
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7 commenti:
Mi chiedo come mai nessuno ha pensato alla formazione di una associazione o comitato per intraprendere azioni, magari in collaborazione con le associazioni ambientaliste, atte a contrastare questo tipo di progetti. E come mai nessun amministratore parla dell'energia fotovoltaica, eppure le nostre valli sono molto soleggiate, anche in inverno...
Mi chiedo come mai nessuno ha pensato alla formazione di una associazione o comitato per intraprendere azioni, magari in collaborazione con le associazioni ambientaliste, atte a contrastare questo tipo di progetti. E come mai nessun amministratore parla dell'energia fotovoltaica, eppure le nostre valli sono molto soleggiate, anche in inverno...
All'eolico ho dedicato numerosi post, ma ogni tanto dovrei fare un riassunto, e per pigrizia me ne dimentico. Non si puo' pretendere che chi è interessato ad un argomento si legga tutti i precedenti sullo stesso tema.
Quindi, rispondo alla domanda: come ho scritto nel blog, nel 2005 si é costituito il "Comitato Ebro" che ha raccolto oltre 150 adesioni tra val Borbera e val Curone. Il Comitato si impegnò in diverse iniziative per contestare non l'eolico in sé, ma i criteri con cui era stato elaborato il progetto allora promosso dall'Enel e dal comune di Cabella.in particolare convocò a Cabella il 17 settembre 2005 un'assemblea estremamente vivace e molto partecipata. Le osservazioni formulate dal Comitato contribuirono al ritiro del progetto di cui sopra, ritiro ufficializzato nell'aprile 2006. Nel luglio 2007, si ebbero le prime scarse notizie sul nuovo progetto patrocinato (smentendo se stesse) dalle due Comunità Montane. Ad agosto dello stesso anno la presidente del Comitato prese posizione sul nuovo progetto. Trascrivo le parti principali di una lettera pubblicata dal periodico "Il Piccolo" di Alessandria venerdì 10 agosto 2007 a pagina 14:
" Cara redazione, pensavamo di sciogliere il nostro
comitato e/o di trasformarci in un’associazione di tutela
ambientale e invece no… a volte ritornano! Nel mese di
luglio è stato riproposto il progetto del parco eolico in Val Borbera e questa volta da chi? Dalle Comunità Montane Val Curone Grue ed Ossona e Val Borbera, le stesse che nel 2005 si erano apertamente schierate contro il progetto di Enel Green Power avallato dal Comune di Cabella. ... Che dire? sembra di tornare indietro di 2 anni, stesso scenario ma con attori diversi.
Avevano semplicemente scherzato sulle passate considerazioni di valorizzazione e tutela del territorio, sui rischi e sui danni del parco eolico. Visto come si fa? Si individua e si gestisce un business con l’accordo
di tutti (o quasi) gli amministratori competenti; si impartisce una lezione al sindaco di Cabella; si moltiplicano e si ridistribuiscono gli introiti. Oltre
ai privati, ci sono le risorse proprie; si individua un progetto talmente importante da ‘mantenere in vita’ alcuni Enti (Comunità Montane e alcuni Comuni) che francamente non si sa più come giustificare. Il parere della popolazione? Ci ha eletto... Ma noi Valborberini
crediamo veramente che queste pale sarebbero più belle,
meno impattanti e in grado di fornire solo per noi energia pulita e a basso costo? Se è così manteniamo pure il nostro voto e il nostro appoggio a questi amministratori, di provata sincerità e coerenza.
Comitato Ebro".
Nell'anno trascorso le notizie filtrate su questo nuovo progetto sono state poche e solo da un mese è possibile a tutti leggere il cosidetto "Studio di fattibilità". Credo che il Comitato Ebro tornerà a farsi sentire.
Quanto all'energia fotovoltaica, per correttezza, linea a cui intendo sempre attenermi, debbo dire che nello stesso "PTI" in cui è stato incluso il faraonico progetto eolico figura anche un progetto per "Interventi di installazione di impianti per la produzione di energia fotovoltaica per l'illuminazione pubblica dei centri storici della Comunità Montana Val Curone Grue Ossona".
Grazie per le delucidazioni. Per aderire al comitato Ebro?
A proposito di sensibilità ai temi dell'ambiente..basta salire in seggiovia da Caldirola al monte Gropà, all'arrivo, si nota il cantiere di costruzione di un rifugio, sembra in stato di abbandono..con lamiere, bacchette di ferro infilate nel terreno, legni e lamiere sparsi ovunque..il tutto non recintato: oltre a dare un immagine di degrado, rappresenta anche un potenziale pericolo per i visitatori, in barba alle normative sulla sicurezza...Proseguendo in direzione del Monte Giarolo,prima della vetta sulla destra, ci si imbatte nel primo relitto Eolico: un piccolo traliccio (usato per la misurazione dei dati del vento) arrugginito ed abbandonato recintato da filo spinato anch'esso arrugginito.
Complimenti!!!
Quando avro' notizia di iniziative, lo scriverò sul blog.
A nome del comitato si era creato un account di posta elettronica, comitatoebro@yahoo.it , ma da qualche tempo non funziona.
Ieri si è inaugurato il parco eolico di Pontedera.
Sorge nella zona industriale, tra lo stabilimento Piaggio e la discarica intercomunale.
Produce energia rinnovabile pari al consumo domestico di 24.000 cittadini ed il rumure delle pale è irrilevante.
Basta andare sotto una della grandi torri che si vedono benissimo dalla superstrada Livorno-Firenze e sentire con i propri orecchio che chi racconta di rumori assordanti o è ignorante o è un imbroglione. O entrambe le cose.
Produrre l'energia eolica non esaurisce certo la battaglia per l'ambiente, non elimina la necessità di proseguire sulla via del risparmio e dell'efficenza.
Elimina solo una buona quantità di olio combustibile da bruciare.
Infine un suggerimento: non si arriva da nessuna parte mettendo le fonti rinnovabili l'una contro l'altra. Ciscuna ha il suo ambito ottimale di applicazione e ciascuna è importante per il nostro mondo.
Siete davvero vecchi a pensare ancora con gli schemi mentali del '900 invece che con i criteri della complessità e delle relazioni.
In effetti, a causa dell'elevato "impatto paesaggistico ed ambientale" delle 4 torri di Pontedera rischiamo di perdere la visuale della... Discarica.
Spero vivamente che in futuro ne vengano piazzate altre.
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