Dal quotidiano "Liberta'" di ieri un altro articolo di Gian Franco Scognamiglio sull'incontro di Pej (di cui ho gia' riportato articoli con la notizia del suo svolgimento e con un sommario resoconto ) .
Ne trascrivo il contenuto
" Dopo aver ascoltato le relazioni di Giampiero Maschio e di Roberto Costa, presidenti dei due parchi genovesi dell'Aveto e dell'Antola (Genova), sarebbe stato utile proporre una votazione per alzata di mano ai 120 partecipanti all'assemblea svoltasi sabato scorso nel centro di aggregazione di Pey. Il quesito era semplice: volete il parco dell'Alta Valtrebbia o della sola Valboreca?
I due relatori erano stati convincenti nel riferire dei progressi fatti dai loro territori. I due parchi genovesi confinanti con l'Appennino piacentino, in 10 anni hanno ottenuto dalla Regione Liguria e dall'Ue 10 milioni di euro ciascuno. Le caratteristiche sono simili a quelle del Piacentino: spopolamento, crisi agricola e zootecnica. Il parco, area protetta - ha detto Maschio - ci da’ la possibilita’ di risorgere, migliorare l'ambiente, incrementare il turismo e l'economia, dando lavoro agli abitanti. Si fa diventare il bosco una risorsa. Alcuni esempi: in accordo con la Provincia, facciamo indennizzare i danni arrecati dal lupo a prezzo di mercato. E' sorto un vivaio al Passo del Bocco e il museo del bosco a Rezzoaglio. Le vecchie malghe sull'Aiona e la casermetta della Forestale al Penna diventano strutture ricettive.
Il parco dell'Antola con una convenzione con il Cai ligure e con contributi della Regione, del Ministero dell'ambiente realizza un rifugio riscaldato con pannelli voltaici; il sentiero attorno al lago del Brugneto, l'acquario fluviale, un centro di turismo equestre, un centro visitatori a Torriglia, una rete museale, un osservatorio astronomico a Case del Romano. La popolazione temeva divieti e restrizioni, ma il Parco ha superato le barriere psicologiche garantendo la tutela della natura, del lavoro e delle tradizioni. Il parco e’ un valore aggiunto del territorio.
La moderazione di Giuseppe Castelnuovo di Legambiente mette tutti a loro agio. Dice: la gente per decidere deve essere informata. Ben venga il "tavolo di lavoro" proposto dall'assessore provinciale Alberto Borghi. Alla gente bisogna ricordare l'affermazione di Maschio: «Il nostro territorio e’ come un conto in banca che bisogna far fruttare».
L'assemblea di Pey ha avuto il merito di smentire i pregiudizi. Il taglio della legna, l'allevamento del bestiame, la raccolta dei frutti del sottobosco, la caccia, la pesca non sono vietati nei parchi, ma regolati dalla legge regionale e dalle consuetudini.
E' stato ricordato che 40 anni fa era stata costituita l'Associazione parco nazionale Trebbia e Appennino emiliano-ligure: fra i soci il senatore Giovanni Spezia, l'onorevole Sergio Cuminetti, che per qualche tempo tenne la presidenza, e Cece Rossi. Si ispirava a Giorgio Nebbia e a Paul Sears: «L'ecologia e’ una scienza sovversiva perche’ anticonsumistica e perche’ propone il soddisfacimento dei bisogni attraverso l'uso moderato e saggio delle risorse naturali disponibili».
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