31 agosto 2006

tavolo di lavoro per il parco montano

Dal quotidiano "Liberta'" di ieri un altro articolo di Gian Franco Scognamiglio sull'incontro di Pej (di cui ho gia' riportato articoli con la notizia del suo svolgimento e con un sommario resoconto ) .

Ne trascrivo il contenuto

" Dopo aver ascoltato le relazioni di Giampiero Maschio e di Roberto Costa, presidenti dei due parchi genovesi dell'Aveto e dell'Antola (Genova), sarebbe stato utile proporre una votazione per alzata di mano ai 120 partecipanti all'assemblea svoltasi sabato scorso nel centro di aggregazione di Pey. Il quesito era semplice: volete il parco dell'Alta Valtrebbia o della sola Valboreca?

I due relatori erano stati convincenti nel riferire dei progressi fatti dai loro territori. I due parchi genovesi confinanti con l'Appennino piacentino, in 10 anni hanno ottenuto dalla Regione Liguria e dall'Ue 10 milioni di euro ciascuno. Le caratteristiche sono simili a quelle del Piacentino: spopolamento, crisi agricola e zootecnica. Il parco, area protetta - ha detto Maschio - ci da’ la possibilita’ di risorgere, migliorare l'ambiente, incrementare il turismo e l'economia, dando lavoro agli abitanti. Si fa diventare il bosco una risorsa. Alcuni esempi: in accordo con la Provincia, facciamo indennizzare i danni arrecati dal lupo a prezzo di mercato. E' sorto un vivaio al Passo del Bocco e il museo del bosco a Rezzoaglio. Le vecchie malghe sull'Aiona e la casermetta della Forestale al Penna diventano strutture ricettive.
Il parco dell'Antola con una convenzione con il Cai ligure e con contributi della Regione, del Ministero dell'ambiente realizza un rifugio riscaldato con pannelli voltaici; il sentiero attorno al lago del Brugneto, l'acquario fluviale, un centro di turismo equestre, un centro visitatori a Torriglia, una rete museale, un osservatorio astronomico a Case del Romano. La popolazione temeva divieti e restrizioni, ma il Parco ha superato le barriere psicologiche garantendo la tutela della natura, del lavoro e delle tradizioni. Il parco e’ un valore aggiunto del territorio.

La moderazione di Giuseppe Castelnuovo di Legambiente mette tutti a loro agio. Dice: la gente per decidere deve essere informata. Ben venga il "tavolo di lavoro" proposto dall'assessore provinciale Alberto Borghi. Alla gente bisogna ricordare l'affermazione di Maschio: «Il nostro territorio e’ come un conto in banca che bisogna far fruttare».

L'assemblea di Pey ha avuto il merito di smentire i pregiudizi. Il taglio della legna, l'allevamento del bestiame, la raccolta dei frutti del sottobosco, la caccia, la pesca non sono vietati nei parchi, ma regolati dalla legge regionale e dalle consuetudini.

E' stato ricordato che 40 anni fa era stata costituita l'Associazione parco nazionale Trebbia e Appennino emiliano-ligure: fra i soci il senatore Giovanni Spezia, l'onorevole Sergio Cuminetti, che per qualche tempo tenne la presidenza, e Cece Rossi. Si ispirava a Giorgio Nebbia e a Paul Sears: «L'ecologia e’ una scienza sovversiva perche’ anticonsumistica e perche’ propone il soddisfacimento dei bisogni attraverso l'uso moderato e saggio delle risorse naturali disponibili».

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